giovedì 20 febbraio 2020

Contro la 'falsa Chiesa'. Di Alberto Rosselli.


'Padre' Bergoglio abbraccia il relativismo nichilista.


Pane al pane, vino al vino. La Chiesa non può essere 'sociale', mondana o filo marxista (come desidera papa Bergoglio, apostata conclamato), ma nemmeno capitalista in senso speculativo finanziario e mondialista, poiché entrambi questi sistemi storici hanno dimostrato di non essere capaci di di assicurare a tutti gli uomini i diritti fondamentali professati da Cristo e dal Diritto Naturale. Ma a quanto pare l’Occidente (ormai contaminato dalla lue nichilista e relativista atea) sembra essersi fatto sordo alla parola di Dio. Non a caso la deforma, la adultera (attraverso buonismi ipocriti), la scompone, la tradisce (attraverso un finto agire 'umanitario'); ne fa - in sostanza - oro per gli sciocchi, secolarizzandone il contenuto. “In seguito alla morte di Dio, tutti i falsi profeti si considerano eredi di Dio”. Di qui le nuove, fragili escatologie proiettate in un futuro esclusivamente mondano e telematico; di qui il proliferare di improbabili, nuove dottrine basate sul relativismo egoistico, sulle mode globalizzatrici e 'scientiste', frutto anch’esse della 'storicizzazione' radicale del cristianesimo. Di di qui la corsa folle verso l’utopia della tecnologia intesa come nuova ed unica Religione. E il tutto nell’illusione collettiva di avere imboccato una facile scorciatoia in nome di una sorta di “antropocentrismo illuminato”, utile forse a garantire interessi diplomatici e commerciali di potenti e di gruppi finanziari, a tutelare gli investimenti, a distruggere i salari, le pensioni, ma a mantenere sempre più l’uomo-schiavo nella sua permanente e sostanziale incertezza esistenziale, cioè preda inerme del Male.

la Scienza (innalzata a 'fede metafisica' quasi infallibile) non può nulla, o poco, contro il destino. Di Alberto Rosselli.


Mappa diffusione 'Coronavirus' (15 Febbraio 2020).


L'esistenza ha un inizio e una fine. E la Scienza (innalzata a 'fede metafisica' quasi infallibile) non può nulla.
Non tutti vogliono farsene una ragione (la 'Scienza - sperano - ci salverà'), ma - pur non essendo, il sottoscritto, un apocalittico - ho la certezza che un grande 'ciclo' dell'esperienza umana terrena stia per finire, e che la 'scienza' sia soltanto uno sputo acculturato in uno stagno. I sintomi ci sono tutti. D'altra parte, nulla di umano è eterno. Cicerone diceva che Roma (espressione massima della Civiltà occidentale) non sarebbe mai 'finita'. Eppure si sbagliò....E Cicrone non era certo uno sciocco. Esiste uno zenit, ma esiste anche un'omega. D'altra parte non siamo che pulci nello spazio. Un grumo immenso di pulci (7 miliardi e mezzo di individui) che in realtà posso usufruire soltanto di un terzo del pianeta abitabile. Il resto sono Oceani, deserti di ghiaccio e di sabbia. Non occorre essere un Premio Nobel per capire che un calice non può traboccare. Forse mi sbaglierò, ma con l'abbandono dei Valori dei nostri avi, del vituperato 'buon senso', e con il 'progresso' violento della tecnologia e della tecnocrazia, e con il trionfo del nichilismo relativista che tutto concede (anche in povertà assoluta), siamo dei 'nulla'. Siamo schiavi, imbelli e pezzenti, ma con il celluare all'ultima moda (lo hanno anche i 'rivoluzionari delle sardine': sguaiati acefali in cerca di cerebro). Anche per questa ragione, la vita sul pianeta è diventata semplicemente insopportabile. Almeno per me.

domenica 9 febbraio 2020

'Erasmus': Fucina di futuri, acculturati asini dominanti.





Le Università (e quelle pagliacciate tipo 'Erasmus') sfornano i 'nuovi barbari' della pseudocultura. Professionisti (come annotava giustamente Ortega y Gasset) più specializzati, ma solo sotto un profilo 'ideologico'. Essi sono del tutto privi di una vera Conoscenza (la Cultura non basta. Occorre l'intelligenza) e sono totalmente privi del senso della globalità del sapere. L''Erasmus' (come ha giustamente suggerito il filosofo Diego Fusaro) annuncia l'avvento (sto parafrasando) di un 'nuovo barbarismo culturale' conforme alla dittatura della globalizzazione finanziaria. Tutto ciò porta al livellamento verso il basso che ci ha portato all'attuale stadio di estrema povertà cognitiva.