venerdì 19 ottobre 2018

Molti si doimandano quale sia stato l'inizio della fine della Repubblica italiana.
Spiego, in sintesi.

Ettore Bernabei, nel suo frammento autobiografico 'L'uomo di fiducia', ha rievocato un oscuro episodio della Storia italiana contemporanea. Correva l'anno 1946. In quell'anno (era febbraio) avvenne la firma di un patto segreto finalizzato alla spartizione dei poteri (Cfr. E. Bernabei.L'uomo di fiducia, Mondadori, MIlano 1999). Firmatari della spartizione del nostro Paese furono il banchiere occultista Raffaele Mattioli (1895-1973) e i politici Alcide De Gasperi (1881-1954) e Palmiro Togliatti (1893-1964). In esecuzione dell'accordo, concluso tra le mura mute della potente banca, fu stabilito il duraturo predominio dei poteri finanziari sui poteri politici 'avviati' alla pura apparenza. Agli 'iniziati' fu affidato il potere della finanza, ai democristiani venne attribuita la regia della scena politica (ministero degli Interni) e la Cassa del Mezzogiorno. Ai comunisti venne affidato il compito di dominare la Scuola, la Magistratura e l'Università. Questa è la verità.

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