Nella foto, Laura Boldrini
Chi
si occupa (o fa finta di occuparsi) dei molti drammi dell'Umanità (da
sempre presenti nella Storia), spesso, e curiosamente, non ha mai tempo
per occuparsi delle disgrazie di chi gli è vicino. Sono solito chiamare
questa ipocrita sindrome quale pulsione 'esotico-emotiva della
distanza'. Più il dramma è lontano e vago, più è facile essere solidali
con disgraziati che manco conosci, proprio in ragione stessa della
lontananza che, per forza di cose, tralascia i fatti concreti per dare
spazio ai ben più teorici, banali, gratuiti e 'buoni' proponimenti. Così
tutti dormono con il cuore in pace (soprattutto Laura Boldrini) autoconvinti della loro presunta
solidarietà. E del loro grande impegno socio-sentimentale.
Alberto Bebe Rosselli
Alberto Bebe Rosselli
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