RIFLESSIONI SERIE E SEMISERIE, E PENSIERI IRRIVERENTI
di Alberto (Bebe) Rosselli
Siamo
in un'epoca di declino, imbastardimento e confusione della Chiesa
cattolica. Un'epoca oscura e foriera di gravi disgrazie per l'umanità
cristiana. E tutto per colpa della 'relativizzazione' del 'credo'
dispensata da 'Padre' Bergoglio. Occorre ripristinare la parola di
Cristo. I Pontefici passano, ma la Parola e la dirittura evangelica no. "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. (Mt 7,15). I falsi profeti offrono una via alternativa più facile a quella angusta
ma coloro che vogliono trovare il modo giusto che conduce alla Vita
devono avere guide affidabili che li aiutano a non indurli in errore. I falsi profeti, non solo non entrano nella porta stretta che conduce
alla vita eterna, ma impediscono anche agli altri di entrarvi con il
loro falso insegnamento."
La cultura 'progressista' adora essere e definirsi 'pluralista',
'consumista', 'terzomondista' e 'globalista' a tutti i costi. Anzi,
ambisce a trasformarsi in nuova 'religione' atea, elemento essenziale di
una nuova 'civiltà' relativista e nichilista. Ma Sisifo non è mai
troppo distante da Prometeo. Non a caso una cultura siffatta si
trasforma non in progresso, ma in sterile 'culturalismo' onanistico
privo di basi filosofiche solide.
Tornando (amo l'ironia) al 'vulnus' primario dell'Uomo (e della Donna)
di Sinistra', non mi rimane che ridabire un semplice concetto. L'eccesso
di eguaglianza sessuale (o presunta tale) porta alla negazione dei
piaceri appunto sessuali concessi dalla Bibbia. Ormai è un assioma
metafisico: L'uomo o la Donna di Sinistra sono degli sfigati (uso un
termine comprensibile a tutti). Non a caso, molte Donne di Sinistra
sognano (come mi hanno confessato nel mio confessionale) di essere
sodomizzate da uomini di Destra.
La cosiddetta 'cultura' dell'accoglienza non è altro che - sommato ad
un senso di colpa occidentale utile a scaricarsi di colpe - serve
soltanto ad arricchire il Potere finanziario di questa Europa senza
costrutto e anima. "Guardati dall'uomo che tutto accetta, compreso il
finto derelitto. Egli nasconde un proprio interesse inconfessabile. E
pretende pure la benedizione di Dio" (Gesù visto dai suoi contemporanei,
Edizione Claudiana).
L'handicap della Sinistra è sempre stato 'l'assenza totale di gnocca',
non di un vulnus politico. Essendo, a differenza dell'uomo d Destra,
maschilisti ideologici e piatti, raramente hanno avuto il privilegio di
essere 'desiderati' da una Donna. Anche perché, come è noto, non
accettano la 'naturale' differenza tra Donna e uomo. Sono dei poveril
sfigati. e, data la loro infinita e castrata boria, non si domandano
neanché il perché.
Il livore, la cattiveria e il sostanziale (e sterile) onanismo
aggressivo della Sinistra si possono riassume nel discettare psicotico
di in un celebre loro alfiere: Gad Lerner, e suoi accoliti minori
(Parenzo, Fiano, Ruibio, il segaiolo da sacrestia bergogliana
Franceschini.) Se nella vita queste amebe cerebrali e sessuali avessero
preso più gnocca sarebbero meno nocivi.
Il deserto mi ha sempre ricordato la polenta. Non il caldo bracere
dell'intelletto marocchino. Il 'The nel deserto' di Bertolucci (buon
professionista) è semplicemente una lenta e noiosissima masturbazione
mentale (senza risulizione), adatta ad un amante dell'esotismo da
Alpitour. Personalmente (a parte la fotografia, ottima e a un Malkovich
eccellente...per forza non è di sinistra), è un'autentica tragicomica
cagata. Roba da 'terzomondisti' frustrati.
La Sinistra italiota è ormai morta, definitivamernte; avvelenata dai
suoi stessi, assurdi ed astratti ideali e dalle sue convinzioni
egocentriche. Si credevano padroni di tutto in nome di un falso e
'antistorico' pensiero. E sono stati annientati per avere privilegiato
la tecnocrazia, il denaro e il potere finanziario, al posto della gente
comune che lavora. Al posto del popolo. La Sinistra non ha più capi,
anima, idee e prospettive. E' un grido sterile, isterico ed eunuco nel
firmamento delle ideologie morte e sepolte. La Storia non perdona mai
alcun errore a chi pensa di dominarla con la demagogia.
Grazie al 'buonismo' e al 'terzomondismo' da coito incontrollato,
l'Oriente e l'Africa (aree che avevano un loro orrido equilibrio,
malsano, ma ad essi sufficiente) seguono ormai la strada dell'esodo
verso l'Occidente, continente che sta sprofondando sempre più nelle
pseudo ideologie della cosiddetta 'modernizzazione' laicista. Lo fanno
per necessità, ma anche perché ingannate da poteri forti ad essi ignoti.
Queste torme vorrebbero il meglio di ciò che viviamo, senza sapere -
essendo degli ignoranti - che seguirci verso il cosiddetto 'progresso'
capital-post-marxista, significa la morte sicura. La dipendenza
materiale di queste masse incolte, strappate alla loro vera, ma naturale
identità, si accompagna - e qui sta il paradosso - alla sensazione di
avere raggiunto un traguardo che, a ben vedere, rappresenta, sempre per
noi occidentali illuminati, la fine ultima di una Civiltà. E quindi la
morte.
L'Europa non è più nulla, sotto il profilo etico, giuridico e culturale.
E' terra di conquista e di onanismo intellettivo ed interraziale. Come
disse Giovanni Paolo II: "la crisi irreversibile della Cultura europea è
una 'Crisi della Cultura cristiana'. Il disincanto nichilista dell'uomo
europeo senza intelletto, radici e guida spirituale; il suo banale
scetticismo, il suo relativismo di comodo ne sono una prova tangibile.
L'ateismo acefalo di questa Europa che non mi appartiene, rappresenta
ben di più che una 'ribellione' contro Dio, ma una semplice 'negazione'
di Dio, Redentore dell'uomo (irriconoscente), ma centro - grazie a Lui -
del nucleo e della Storia. Vico insegna.
David Parenzo è decerebrato a tal punto che, se indicessero un concorso
nazionale per il giornalista o commentatore più demente dell'anno, non
riuscirre neanche ad arrivare primo....Forse terzo., seguito a ruota da
Gad Lerner.
Alla base del pensiero politico dei post marxisti non alberga mai
un'idea propositiva o l'elaborazione di un concetto costruttivo, ma una
naturale e malsana predisposizione all'odio verso l'avversario (Lenin
stesso affermò che l'''odio è necessario per il Progresso"). Un odio
derivante da una vana supponenza e dalla ferrea convinzione (egotica) di
essere i 'migliori'. E' un problema atavico che dovrebbe suscitare
l'interesse degli psichiatri.
"Verrà un'alba in cui tutte le menzogne dei potenti in malafede si
scioglieranno al sole. Occorrerà essere forti e coraggiosi" (S.
Agostino). Per non soccombere nel nulla".. Chi ha un minimo di materia
grigia comprenda.
Un Paese che non conosce il valore dell'Onore e della Parola data, non è
una Nazione. La farsa alla quale stiamo assistendo (tra PD e 5 Stelle) è
la prova di tutto ciò.
l 'terzomondismo' compulsivo della Sinistra italiana fuksia non è
soltanto una strategia politica (o una sponda) a beneficio del grande
capitale finanziario mondiale e della UE. Trattasi di un atteggiamento
da analizzare all'interno di un gabinetto psichiatrico o di una scuola
per differenziati mentali. Non a caso (l'ho detto più volte), per essere
di Sinistra non è strettamente necessario essere idioti (in senso
patologico) o complessati livorosi, ma aiuta non poco.Povero Marx. Si
dibatte nella tomba.
La forza di un pensiero politico o culturale non si misura soltanto con
la forza e il potere di chi ce l'ha, ma con la consapevolezza del
'giusto' insito nella volontà del singolo cittadino: specie che - dopo
ciò a cui abbiamo assistito - non conta più nulla. La morte - ormai
rubricata - della Democrazia non mi scandalizza, la prevedevo - da
storico - da tempo (in realtà la Democrazia non è mai esistita come
sistema. La 'democratica' Atene era, infatti, una semplice oligarchia).
Ciò che mi scandalizza è l'assenza, quasi la stanchezza sodomitica di
un popolo (il nostro) incapace di reagire, alcolizzato e contagiato dal
nulla 'relativista' ed 'esotico', poiché ignavo ed ignorante circa le
Sue nobili origini. E' la condanna genetica e culturale di un popolo,
quello italiano, che non è mai riuscito a trasformarsi in Nazione
organica e autocosciente. Tutto qui.
Il problema non sta nella politica, ma nella scarsissima e penosa ed
intriseca preparazione dei politici italiani. Se sei scemo farai una
politica scema: sempre. E' un dato matematico, anzi, un'assioma..Non
aggiungo altro. Anche perché non servirebbe a nulla.
Il Cancelliere von Metternich aveva ragione. "Il popolo italiano?
Imbelle e facile da dominare. Non hanno senso di appartenenza. "Si
accontentano di liuti, feste e baccanali". "Sono servi ai quali basta
concedere ogni tanto un pollo arrosto".
Il mondo e l'Europa post caduta del Muro di Berlino, stanno marcendo
nella melma dell'inconsistenza culturale e identitaria, grazie anche
alla tencologia e alla tecnocrazia ultra liberista e ultra capitalista,
putrefatta dalle pratiche speculativo-finaziarie tanto care alla UE e,
paradossalmente, ai partiti pseudo progressisti di sinistra. La Cina?
Non la considero: è l'idra a più teste. Occorre una guerra: sanguinosa,
selettiva. Chi lo afferma non è un guerrafondaio, ma uno storico. Mai,
nella Storia, appunto, l'Europa ha conosciuto più di 70 anni di Pace. Ed
è anche la Natura maltrattata che lo vuole. Ci ha già avvertito più
volte. Ripeto serenamente: occorre una guerra. Sanguinosissima e in
grado di resettare la realtà socio-economica, riportandola alla Ragione.
Postilla: 'Più lontano vai, più cretino sei' (Ennio Flaiano, saggista, giornalista e grande uomo di cultura vera).
La Cultura è importante, ma attenzione. Se la Cultura non è supportata dall'Intelligenza critica diventa pura 'erudizione', cioè un semplice elenco del telefono letto con minuziosa precisione.Al massimo, un Docente cretino può apportare un cambiamento di prefisso. Nulla di più.
Forti dubbi circa l'osservanza di Padre Bergoglio al Magistero della Chiesa.
I casi in cui è possibile (anzi, obbligatorio) opporsi a direttive papali contrarie al Magistero della Chiesa.
Il Romano Pontefice esercita un’autorità piena ed immediata su tutti i fedeli, e non ha nessuna autorità sulla terra a lui superiore, ma non può mutare la regola della fede né la divina costituzione della Chiesa, e se ciò accade, la “ disobbedienza ” ad un ordine in sé ingiusto si può spingere, fino alla resistenza al Sommo Pontefice. Si tratta di un caso raro, ma possibile, che non infrange, ma conferma, la regola della devozione e dell’obbedienza di ogni cattolico a Colui che è chiamato a confermare la fede dei propri fratelli.
La Cultura è importante, ma attenzione. Se la Cultura non è supportata dall'Intelligenza critica diventa pura 'erudizione', cioè un semplice elenco del telefono letto con minuziosa precisione.Al massimo, un Docente cretino può apportare un cambiamento di prefisso. Nulla di più.
Forti dubbi circa l'osservanza di Padre Bergoglio al Magistero della Chiesa.
I casi in cui è possibile (anzi, obbligatorio) opporsi a direttive papali contrarie al Magistero della Chiesa.
Il Romano Pontefice esercita un’autorità piena ed immediata su tutti i fedeli, e non ha nessuna autorità sulla terra a lui superiore, ma non può mutare la regola della fede né la divina costituzione della Chiesa, e se ciò accade, la “ disobbedienza ” ad un ordine in sé ingiusto si può spingere, fino alla resistenza al Sommo Pontefice. Si tratta di un caso raro, ma possibile, che non infrange, ma conferma, la regola della devozione e dell’obbedienza di ogni cattolico a Colui che è chiamato a confermare la fede dei propri fratelli.
La resistenza può essere privata, ma anche pubblica, e assumere le
forme di una correzione filiale o fraterna. Il Dictionnaire de Théologie
catholique afferma che la correzione fraterna è un precetto non
opzionale, ma obbligatorio, soprattutto per chi ha incarichi di
responsabilità nella Chiesa, perché discende dal diritto naturale e dal
diritto positivo divino.
Prof. Roberto De Mattei (vaticanista). Dal suo scritto: 'Obbedienza e resistenza nella storia e nella dottrina della Chiesa'
Fonte: Radici Cristiane (periodico), 23 Maggio 2018.
Fino a che la Sinistra avrà l'appoggio, diretto o indiretto, della UE, della grande finanza speculatrice, della massoneria e di un Vaticano - sebbene corrotto fino al midollo, agonizzante ed ormai disconosciuto dalla maggioranza dei veri cattolici italiani - ci sarà da combattere, per stabilire, una volta per tutte, che la Sovranità di uno Stato equivale sempre alla garanzia della sua libertà. Non è neanche una questione politica, ma culturale ed etica in senso stretto.
«Il clima cambia. Il clima è sempre cambiato. Come vi reagiamo è una questione di cultura». Lo scrive Wolfgang Behringer, uno storico tedesco che si è dedicato a un argomento piuttosto attuale e molto dibattuto: i cambiamenti climatici (il suo “Storia culturale del clima. Dall’era glaciale al riscaldamento globale” è pubblicato da Bollati Boringhieri). Tra le pagine si scoprono un mucchio di cose interessanti, per esempio che stiamo vivendo in un’era glaciale, che «nella storia del nostro pianeta si tratta di un’eccezione perché per il 95 per cento della sua storia sulla Terra non c’è stato ghiaccio permanente. Dal punto di vista statistico il clima peculiare della Terra è dato dai periodi interglaciali, nei quali faceva molto più caldo di oggi».
Prof. Roberto De Mattei (vaticanista). Dal suo scritto: 'Obbedienza e resistenza nella storia e nella dottrina della Chiesa'
Fonte: Radici Cristiane (periodico), 23 Maggio 2018.
Fino a che la Sinistra avrà l'appoggio, diretto o indiretto, della UE, della grande finanza speculatrice, della massoneria e di un Vaticano - sebbene corrotto fino al midollo, agonizzante ed ormai disconosciuto dalla maggioranza dei veri cattolici italiani - ci sarà da combattere, per stabilire, una volta per tutte, che la Sovranità di uno Stato equivale sempre alla garanzia della sua libertà. Non è neanche una questione politica, ma culturale ed etica in senso stretto.
«Il clima cambia. Il clima è sempre cambiato. Come vi reagiamo è una questione di cultura». Lo scrive Wolfgang Behringer, uno storico tedesco che si è dedicato a un argomento piuttosto attuale e molto dibattuto: i cambiamenti climatici (il suo “Storia culturale del clima. Dall’era glaciale al riscaldamento globale” è pubblicato da Bollati Boringhieri). Tra le pagine si scoprono un mucchio di cose interessanti, per esempio che stiamo vivendo in un’era glaciale, che «nella storia del nostro pianeta si tratta di un’eccezione perché per il 95 per cento della sua storia sulla Terra non c’è stato ghiaccio permanente. Dal punto di vista statistico il clima peculiare della Terra è dato dai periodi interglaciali, nei quali faceva molto più caldo di oggi».
Il periodo caldo medievale (PCM), od optimum climatico medievale, fu un
periodo di inusuale clima relativamente caldo, nella regione del nord
Atlantico, durato circa 500 anni dal IX al XIV secolo.
Il PCM è spesso invocato nelle discussioni attuali sul riscaldamento globale che interessa il clima terrestre dal XXI secolo. Alcuni si riferiscono ad eventi come il PCM per sostenere che le previsioni fatte da più parti sono un'enfatizzazione di fatti già accaduti in passato e poi regrediti.
Il dibattito sull'entità di tale riscaldamento, così come del successivo raffreddamento durante la Piccola era glaciale, rimane tuttavia ancora aperto e rientra nella più ampia discussione nota ai più come controversia dell'hockey stick.
Amo peccare in buona fede, perché è poi la mia buona, fragile, stessa fede a giustificare il mio peccato. Dio è grande (e paziente, oltre che psicologo).
Il PCM è spesso invocato nelle discussioni attuali sul riscaldamento globale che interessa il clima terrestre dal XXI secolo. Alcuni si riferiscono ad eventi come il PCM per sostenere che le previsioni fatte da più parti sono un'enfatizzazione di fatti già accaduti in passato e poi regrediti.
Il dibattito sull'entità di tale riscaldamento, così come del successivo raffreddamento durante la Piccola era glaciale, rimane tuttavia ancora aperto e rientra nella più ampia discussione nota ai più come controversia dell'hockey stick.
Amo peccare in buona fede, perché è poi la mia buona, fragile, stessa fede a giustificare il mio peccato. Dio è grande (e paziente, oltre che psicologo).
Traendo
spunto da un ottimo testo del filosoifo genovese Piero Vassallo,
deduciamo che il vero ostacolo ad una sana e sensata restaurazione del
'senso comune' e della Tradizione è sì lo strapotere della tecnocrazia,
la 'distorsione' del capitalismo globale e il concetto di relativismo
portato alle sue estreme conseguenze dalla sinistra modernista,
ma, più in profondità, il travestimento reazionario dell'ateismo
moderno. Marx, autore della mitologia circolante intorno al
'proletariato redentore' e Nietzsche, il visionario oltreumano, non
sono, infatti, alternativi, ma complementari nel processo di distruzione
del 'senso comune'. E di fatto concorrono, in maniera seppure diversa,
al disegno sovversivo che conduce alla disgregazione 'interiore' della
società. Il nichilismo elitario di Nietzsche è di fatto la copia
anastatica del comunismo onirico e religioso, non un suo antagonista.
Roberto Calasso, epigono marxista a tensione debole, diventa quindi il
legittimo erede della cultura di sinistra, e lo diventa grazie alla
puntuale associazione contemporanea del nichilismo nazista e leninista
all'ebbrezza del nulla di Nietzsche. Un connubio che ha portato allo
sgretolaamento del 'senso comune', alla distruzione di ogni Valore
costruttivo e salvifico (da quello aristotelico a quello di San
Tommaso). Connubio che, paradossalmente (ma non troppo) ha aperto le
porte al globalismo finanziario e filosofico ateo, cioè al 'marciume
bestiale' già predetto da Gianbattista Vico.
Non
ho mai nutrito pregiudizi nei confronti delle terapie psico analitiche
(in tutte le loro varietà), ma ciò che molti analisti non hanno ancora
capito è che - in molti casi - il 'male oscuro' che opprime e condiziona
la vita di milioni di persone non è più riconducibile, almeno in buona
misura, ad un disagio 'soggettivo' e personale, ma alla distorsione dei
valori sociali ed economici ( input a valenza
esogena) che incidono fortemente sulle personalità. In futuro, la
psicoanalisi dovrà tenerere in massima considerazione gli effetti di una
società sbalestrata, mondializzata e multiculturale, e ormai priva di
punti di riferimento valoriali e tradizionali (quelli che davano finte
certezze, ma certezze comunque), e del fattore antropologico. Senza
considerare che un soggetto dotato di un quid intellettivo basso non è
assolutamente in grado di affrontare qualsiasi tipo di psicoterapia:
analitica o cognitiva.
La
Donna che crede in te è l'emblema che ti spinge, con il cuore
sgorgante amore e paura dell'addio, a sacrificarti per un ideale. Queste
Donne soffrono e piangono come te, in silenzio, ma tengono nel loro
ventre e nel loro cuore una promessa che va aldilà d'ogni sacrificio.
Chi, uomo o Donna, non crede, promette e non ama, non è nulla. Frasi al
vento.
Da
giovane pensavo che l'idiozia fosse una sorta di maligna disgrazia, una
specie di malattia che ingiustamente colpiva il prossimo. Da adulto,
ascoltando le esternazioni di Laura Boldrini, mi sono accorto che
l'idiozia è una 'scelta' di vita, una scelta 'intellettuale' che i più
bravi riescono addirittura a trasformare in scienza paradigmatica.
"LE
VERE RAGIONI DELLA DEBOLEZZA DELL'OCCIDENTE RISIEDONO NEL 'PROGRESSO' E
NELLA 'SCRISTIANIZZAZIONE' DEL CONTINENTE EUROPEO". (Augusto Del Noce,
storico, filosofo e politologo liberale e laico).
"Alla fede in Dio – scriveva Del Noce poco prima della morte – si è sostituita l’idea della conquista del mondo", ovvero l’affermazione del diritto che il singolo soggetto ha su tutto il mondo. Diritto che non ha limiti, poiché garantito da una finta Libertà: quella tecnologica, tecnocratica, iper-capitalistica e, in ultima analisi, 'laicista'. "Il risultato è la più totale e radicale spersonalizzazione della vita umana e la perdita della propria identità": un'alienazione che porta un senso di paura crescente, tipico delle civiltà in decomposizione, come la nostra, azzannata dalle iene islamiche. Secondo il filosofo torinese il pluralismo culturale e il relativismo etico, derivanti dell’abbandono della metafisica cristiana, "sono stati entrambi i fattori che hanno trasformato la democrazia in tirannide molle e imbelle"
"Alla fede in Dio – scriveva Del Noce poco prima della morte – si è sostituita l’idea della conquista del mondo", ovvero l’affermazione del diritto che il singolo soggetto ha su tutto il mondo. Diritto che non ha limiti, poiché garantito da una finta Libertà: quella tecnologica, tecnocratica, iper-capitalistica e, in ultima analisi, 'laicista'. "Il risultato è la più totale e radicale spersonalizzazione della vita umana e la perdita della propria identità": un'alienazione che porta un senso di paura crescente, tipico delle civiltà in decomposizione, come la nostra, azzannata dalle iene islamiche. Secondo il filosofo torinese il pluralismo culturale e il relativismo etico, derivanti dell’abbandono della metafisica cristiana, "sono stati entrambi i fattori che hanno trasformato la democrazia in tirannide molle e imbelle"
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