Molti si doimandano quale sia stato l'inizio della fine della Repubblica italiana.
Spiego, in sintesi.
Ettore Bernabei, nel suo frammento autobiografico 'L'uomo di fiducia',
ha rievocato un oscuro episodio della Storia italiana contemporanea.
Correva l'anno 1946. In quell'anno (era febbraio) avvenne la firma di un
patto segreto finalizzato alla spartizione dei poteri (Cfr. E.
Bernabei.L'uomo di fiducia, Mondadori, MIlano 1999). Firmatari della
spartizione del nostro Paese furono il
banchiere occultista Raffaele Mattioli (1895-1973) e i politici Alcide
De Gasperi (1881-1954) e Palmiro Togliatti (1893-1964). In esecuzione
dell'accordo, concluso tra le mura mute della potente banca, fu
stabilito il duraturo predominio dei poteri finanziari sui poteri
politici 'avviati' alla pura apparenza. Agli 'iniziati' fu affidato il
potere della finanza, ai democristiani venne attribuita la regia della
scena politica (ministero degli Interni) e la Cassa del Mezzogiorno. Ai
comunisti venne affidato il compito di dominare la Scuola, la
Magistratura e l'Università. Questa è la verità.
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