domenica 13 ottobre 2019

L'intolleranza 'antifascista'. Di Alberto Rosselli.

Leonardo Sciascia


Ognuno é libero di apostrofare come “fascista” (o come “comunista”, o come “nazista”) chiunque abbia determinate opinioni. Ma, in questo caso, tali definizioni vengono usate solamente come un insulto, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore, sono invece la spia di uno spirito intollerante, di una vocazione totalitaria, di un malcelato intento liberticida, della pretesa di condannare aprioristicamente chi non la pensi come chi lancia l’insulto.
Concetto, questo, che in maniera esemplare enunciava Leonardo Sciascia, uno degli esponenti piú prestigiosi dell’intellettualitá di una Sinistra pensante e illuminata. «Il piú bell’esemplare di fascista in cui ci si possa oggi imbattere – affermava lo scrittore di Racalmuto – é quello del sedicente antifascista, unicamente dedito a dar del fascista a chi fascista non é.».



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