venerdì 26 marzo 2021


 RIPUBBLICHIAMO VOLENTIERI


CROLLANO I TABU’

 

‘DI DESTRA (O CONSERVATORI) TUTTI I PIU’ GRANDI SCRITTORI’.

PAROLA DI INTELLETTUALE DI SINISTRA

E’ stato il noto giornalista Paolo Mieli, in un suo articolo del 2002, a fare crollare il tabù, o meglio a ricordare chi era stato, tra gli intellettuali italiani di Sinistra, il primo a rendersi conto della sostanziale “superiorità stilistica e contenutistica” delle opere di Destra. “Questi - come riportò Mieli - fu Giovanni Raboni che, nel marzo del 2002, pubblicò su Il Corriere della Sera un dirompente articolo intitolato, appunto, “I grandi scrittori? Tutti di Destra””. Verità scomoda quella di Riboni, ma verità destinata a fare crollare il solido muro del pregiudizio ideologico e a consentire una serena ‘conta’ e valutazione dei grandi scrittori della Destra

Ma a questo proposito lasciamo la parola a Paolo Mieli.

“Titolo provocatorio fu quello di Riboni (19322004, n.d.r.), me ne rendo conto: ma forse ci voleva quel pugno nello stomaco per sfatare il luogo comune secondo il quale un bravo scrittore non può che essere di sinistra. Il merito di Raboni è amplificato per il fatto che lui notoriamente è proprio uno scrittore di sinistra, ragion per cui, scritte da lui, quelle cose valgono il doppio. (…) A Giovanni Raboni si deve dare atto di non aver scelto la via delle quattro chiacchiere sul tema, bensì quella più impegnativa di redigere un preciso elenco degli scrittori «di Destra»: Barrès, Benn, Bloy, Borges, Céline, Cioran, Claudel, Croce, D' Annunzio, Drieu La Rochelle, Thomas Stearns Eliot, Edward Morgan Forster, Carlo Emilio Gadda, Hamsun, Hesse, Ionesco, Jouhandeau, Jünger, Landolfi, Thomas Mann, Marinetti, Mauriac, Maurras, Montale, Montherlant, Nabokov, Palazzeschi, Papini, Pirandello, Pound, Prezzolini, Tomasi di Lampedusa, William Butler Yeats. A cui ha aggregato altre due categorie. Quelli che sono stati “folgorati, a un certo punto della vita, dalla rivelazione dei disastri e dei crimini del comunismo storico e che per questo hanno finito con l' attestarsi su posizioni sostanzialmente liberali”: Auden, Gide, Hemingway, Koestler, Malraux, Orwell, Silone, Vittorini. E quei perseguitati da Stalin di cui è pressoché impossibile immaginare “quali sarebbero state le loro convinzioni se il destino li avesse fatti vivere altrove”: Babel, Brodskij, Bulgakov, Cvetaeva, Mandel' stam, Pasternak, Solzenicyn. Mi ha sorpreso che i giornali di sinistra abbiano fatto finta di non averlo visto quell' articolo. Sul quotidiano cattolico, Avvenire, Cesare Cavalieri lo ha salutato invece come un evento molto importante. E sul Giornale Stenio Solinas ha aggiunto a quei nomi quello di Joseph Conrad che morì nel 1924 ma fece in tempo ad ammirare Benito Mussolini. Tant'è che le ultime lettere dell' autore di Cuore di tenebra si chiudevano con queste parole: “A tutti gli americani, saluti! Con il braccio destro teso "à la fascisti"”. Lei, signora Darena, si stupisce - in positivo, certo - che sia stato uno scrittore di sinistra a sollevare il caso. Fu lo stesso vent' anni fa allorché l' editore Guanda pubblicò Bagatelle per un massacro di Louis-Ferdinand Céline, un testo esplicitamente antisemita. Céline è oggi uno degli autori a cui Raboni fa riferimento con assoluta tranquillità. Ma allora...Enrico Filippini salutò quell' edizione di Bagatelle dicendo che gli dava “il vomito”. Alberto Moravia che era “scadente”. Natalia Ginzburg che era “orribile”. E concluse: “Un libro razzista non può essere che brutto”. A rompere il coro intervenne il direttore di Quaderni Piacentini, la più importante rivista della sinistra extraparlamentare, Piergiorgio Bellocchio: “Posso capire chi non è disposto a perdonare i peccati di Céline – scrisse - Trovo invece disonesto che, per cavarsi d' impaccio, si faccia passare per brutto, mancato, scadente, vomitevole un libro di tale importanza artistica e culturale”. Bellocchio disse in modo esplicito quel che tra gli addetti si riconosceva da tempo. Fu proprio la rottura di un tabù.”

Paolo Mieli, da Il Corriere della Sera, 8 aprile 2002

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