lunedì 6 novembre 2017

Ezra Pound


IL PREGIO DI ESSERE UNO SCRITTORE DI DESTRA:
Contrariamente agli scrittori di Sinistra che attraverso i loro scritti 'insegnano', 'discriminano', 'condannano' e 'incensano' in nome di una morale ideologica e fideistica che non conosce l'umanità dell'errore, lo scrittore di destra accetta invece la parità delle parti, e la sfida che lancia è a se stesso prima che a tutti: indaga un sentimento, un paesaggio, magari lo crea per intero con gli stessi mezzi di qualsiasi altro autore, ma lo fa con onestà assoluta perché sa che sta alle sue capacità fare breccia nel cuore del lettore e si concentrerà solo su quelle. Scrivendo, egli non istruirà un processo, né penserà mai di essere ubiquo abbastanza da assumere tutti i ruoli possibili: accusatore, difensore, giudice, imputato e testimone. Non si sogna di eleggere tra le righe alcun tribunale a cui fare appello nel caso in cui il suo lavoro non venisse apprezzato o compreso.
Questo scrittore ha il merito di ricordare che nella sua totalità un'opera d'arte è e deve poter essere sempre percepita come un'opera estetica. Deve cioè poter rispondere al «dover essere». A differenza dei moralisti non rimarrà allora impantanato nell'etica, che dell'estetica è figlia.
Il dato indiscutibile è che di questa onestà intellettuale godrà chi ne possiede abbastanza da riconoscerla, che sia di destra o di sinistra. Sarebbe un peccato per chiunque perdersi la folgorante bellezza dei versi di Pound, alcuni dei quali da soli valgono interi saggi di economia, o l'astrofisica di quel folle di Eliot. Basta leggere il primo dei Quattro quartetti perché il lettore possa misurarsi con le leggi della Relatività di Einstein o vivere in prima persona tutti i salti spazio-temporali enunciati dalla fisica quantistica.

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